Resilienza, come reagire agli eventi e rialzarsi più forti di prima

La resilienza è il processo di adattamento alle avversità, come un trauma, una tragedia o una catastrofe naturale, una minaccia, o fonti significative di tensione. Significa “respingere” un’esperienza difficile in modo efficace. Ciò non vuol dire che una persona non viva il dolore o le angosce del momento, il dolore emozionale e la tristezza che ne conseguono sono comuni nelle persone che hanno patito grandi avversità o traumi nella propria vita. La resilienza non è una caratteristica innata, ma include comportamenti, pensieri e azioni che chiunque può imparare e sviluppare.

Resilienza significa sia adattarsi alle avversità, sia accettarle. Il cambiamento, infatti, fa parte della vita e talvolta implica anche il dover accettare le situazioni che non si possono cambiare.  Fare spazio all’accettazione può aiutare a concentrarsi sulle circostanze che si possono modificare e ha un impatto positivo anche sul sistema immunologico.

Un altro importante aspetto della resilienza è quello imparare creare legami di qualità, accettare l’aiuto e l’appoggio che ci viene dato. Ciò significa accettare le proprie vulnerabilità come essere umano che ha bisogno di affetto e, a volte, di sostegno nei momenti drammatici. Avere delle vulnerabilità non significa essere deboli, ma esprime la forza interiore derivante dall’accettazione della nostra natura sensibile.

Per molte persone utilizzare i mezzi precedentemente menzionati può essere sufficiente. Nonostante ciò, in alcuni casi, una persona può avere difficoltà nel seguire il cammino della resilienza, ad esempio quando tirarsi su da un momento difficile sembra impossibile oppure ogni motivazione sembra scomparsa. In questo caso è utile chiedere un aiuto a un professionista psicologo.

Ecco qualche consiglio pratico per provare ad affrontare un periodo complicato e stressante e trovare le energie dentro di sé per reagire:

–          Concentrati sul raggiungimento di un obiettivo realistico. Dedicati ad attività che ti aiutino a raggiungere questo obiettivo anche se ti sembra di ottenere solamente un piccolo risultato.

–          Prendi decisioni e credi in te stesso. In situazioni avverse, agisci. Decidere è meglio che ignorare i problemi e le tensioni. Se ti sbagli, ci sarà sempre un momento per rettificare. Però non smettere di agire a causa della paura di sbagliare.

–          Considera le crisi come opportunità di cambiamento e di conoscenza personale. Non puoi evitare che succedano cose che producano tensioni e t’intristiscano tanto da cambiarti la vita. Puoi però cambiare il modo d’interpretarle e di reagire. Darai a te stesso l’opportunità di conoscerti meglio e di continuare a scoprire nuove parti della tua persona.

–        Prova ad ampliare la visione. Quando affronti eventi molto dolorosi, cerca di considerare la situazione che provoca tensione come parte di un contesto più ampio. Questo eviterà di focalizzarti sulla situazione avversa e starai prevenendo attacchi di panico e ansia. Permetti a te stesso di vivere le emozioni. Sperimentare e vivere le emozioni (quelle che vengono definite “negative” come tristezza, rabbia, delusione, ecc.) è normale. Tuttavia aggrapparsi ad esse per molto tempo, anche quando ci rendiamo conto che ci non sono utili, non ci fa stare bene nel lungo termine. Rompendo questo legame, si prevengono eventuali blocchi o patologie future. Quindi, aggrapparsi alle emozioni, in un primo momento, è naturale e sano perché è la prima reazione che il nostro corpo ha per affrontare eventi dolorosi. Vivere il dolore, per quanto fastidioso, è funzionale; se, invece, viviamo il dolore in modo poco sana, è più probabile che vengano adottati comportamenti dannosi per sé o per gli altri o impulsivi.

–          Ascolta i tuoi bisogni. E’ importante imparare ad ascoltare sé stessi, a distinguere tra i nostri bisogni e quelli degli altri. Queste necessità o bisogni possono essere di tipo affettivo, biologico (riposare a sufficienza, alimentarsi in modo corretto, ecc.).

–       Trova il tempo per te stesso. Svolgi attività che permettano di allontanarti dalla quotidianità e di esprimere la tua creatività, è essenziale per ricaricarsi.

–         Tolleranza e flessibilità . L’essere umano è di natura flessibile. Ad esempio, delegare agli altri talvolta può essere risolutivo. Non è tutto sulle nostre spalle e non dobbiamo necessariamente prenderci il carico di ogni problema, anche non nostro.