
Chiudi gli occhi e pensa all’ultima volta in cui ti sei innamorato. Forse stavi passeggiando mano nella mano in un parco con la/il tua/o innamorata/o o vi guardavate languidamente negli occhi.
Ma vi siete mai chiesti dove “sentiamo” l’amore? Forse ti è capitato di sentire le farfalle nello stomaco o il tuo cuore scoppiare per l’entusiasmo.
Quando un team di scienziati finlandesi ha chiesto a un gruppo di persone di localizzare nel loro corpo dove sentissero ogni emozione, hanno scoperto che i risultati erano sorprendentemente coerenti nonostante le diversità culturali.
Le persone hanno riferito che la felicità e l’amore scatenato attività in quasi tutto il corpo, mentre la depressione ha avuto l’effetto opposto, di totale inattività. Pericolo e paura innescano, invece, forti sensazioni nella zona del torace, e la rabbia è una delle poche emozioni che attiva le braccia.
“Il sistema emozionale presente nel cervello invia segnali al nostro corpo permettendoci di affrontare la situazione-stimolo”, dice Lauri Nummenmaa, psicologo che ha condotto lo studio presso l’Aalto University.
“Ad esempio, se si vede un serpente solitamente si prova paura. Il sistema nervoso aumenta l’apporto dell’ossigeno ai muscoli e aumenta altresì la frequenza cardiaca in modo da poter affrontare la minaccia. Si tratta di un sistema automatizzato. Non abbiamo bisogno di pensarci”, afferma Nummenmaa.
Non si tratta di una scoperta innovativa, già precedentemente si era teorizzato che le emozioni fossero percepite anche a livello corporeo, ma gli scienziati ancora adesso non sono d’accordo sul fatto che questi cambiamenti corporei siano distinti per ogni emozione e se questo modello possa spiegare il modo in cui la mente identifica consapevolmente le emozioni.
Per trovare una risposta, Nummenmaa e la sua squadra hanno effettuato un semplice esperimento con circa 700 volontari provenienti da Finlandia, Svezia e Taiwan, a cui veniva richiesto di disegnare su una sagoma dove “sentivano” ognuna delle 14 emozioni prese in esame nello studio, quindi quale aree del corpo erano “attivate” dall’emozione, e quali no.
Dall’esperimento emerge come ci sia una omogeneità nelle risposte dei soggetti dell’esperimento e come effettivamente ci siano delle aree specifiche del nostro corpo che vengono attivate a seconda dell’emozione sentita.
Anche il prof. Antonio Damasio, docente dell’Università del Southern California, suggerisce da anni come non si possa parlare di emozioni ragionando unicamente in termini di “testa” e cervello ma che sia necessario un coinvolgimento del corpo; Sono molto interessanti anche le possibili ricadute nella pratica psicoterapeutica, per comprendere ed aiutare il paziente a riconoscere quello che sta provando.
Articolo originale:
http://www.npr.org/blogs/health/2013/12/30/258313116/mapping-emotions-on-the-body-love-makes-us-warm-all-over